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L'ipnosi in futuro potrà sostituire l'anestesia

Se qualcuno pensava che l'ipnosi fosse soltanto un trucco da illusionisti si sbaglia di grosso e viene smentito dall'utilizzo di questa tecnica in medicina. Infatti Alessandro Sabato, direttore del Centro di terapia del dolore dell'Università di Tor Vergata ha accolto con grande soddisfazione l'annuncio del suo collega di Padova, Enrico Fracco, che è riuscito ad effettuare un intervento in ipnosi per asportare un tumore dermatologico dalla coscia di una donna di 42 anni. 
 
Usare l'ipnosi al posto della anestesia farmacologica durante gli interventi chirurgici non solo è, quindi, possibile ma, nel prossimo futuro, sarà anche una tecnica ampiamente utilizzata. Come spiega il dottor Sabato: "Ormai conosciamo sempre meglio i meccanismi con cui il dolore si produce e si diffonde nel resto del corpo e questo ci permette di sviluppare sempre più nuove tecniche che aiutano a superarlo. L'ipnosi è una di queste, e sono convinto che nei prossimi anni ci sarà una sempre maggiore diffusione di questo tipo di anestesia ipnotica". 
 
I progressi della conoscenza medica hanno permesso in particolare di definire meglio i percorsi biomolecolari che permettono al dolore di diffondersi e di raggiungere il cervello. E Alessandro Sabato chiarisce: "L'ipnosi riesce a modulare meglio alcuni segnali biologici e ad attenuarli. Questo, di fatto impedisce la cronicizzazione del dolore e permette di isolarne i segnali in un punto specifico del corpo. Si tratta di una tecnica estremamente promettente, anche se, deve essere ancora adeguatamente studiata ed analizzata. Ma sono convinto che presto si potranno effettuare molti altri tipi di interventi chirurgici in ipnosi, anche quelli che sono considerati più dolorosi, come, per esempio quelli ortopedici".
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