UN SINTOMO PIU' EFFICACE

Venne da me una donna affetta da un'ulcera gastrica; i suoi disturbi l'avevano resa incapace di lavorare, di svolgere attività in casa e di mantenere i suoi contatti sociali. La sua più grande preoccupazione era il fatto di non poter sopportare i suoceri che venivano a farle visita tre o quattro volte durante la settimana; si presentavano improvvisamente e si fermavano per tutto il tempo che piaceva a loro. Feci notare alla donna che poteva non sopportare i suoceri, pur continuando ad andare in chiesa, a giocare a carte con i vicini e a lavorare. Poi parlando dei suoceri dissi: "A lei indubbiamente non piacciono i suoi suoceri, sono un peso sullo stomaco tutte le volte che vengono a trovarla, ma bisognerebbe trovare qualcosa di più utile. Non possono certo pretendere che lei pulisca il pavimento se vomita tutte le volte che vengono a trovarla". La donna adottò questo metodo e vomitò regolarmente tutte le volte che i suoceri andavano a trovarla; poi si scusava in tutta umiltà, mentre loro pulivano il pavimento. Appena li sentiva arrivare in macchina nel cortile si precipitava sul frigorifero e beveva un bicchiere di latte. Quando i suoceri entravano, lei li salutava e iniziava a parlare, ma improvvisamente cominciava a sentire mal di stomaco e vomitava. I suoceri cominciarono a telefonare, prima di andarle a far visita per sapere se stava abbastanza bene per poterli ricevere. Ella disse per un po' di tempo: "Oggi ancora no" e ancora "Non oggi". Poi finalmente disse: "Oggi penso di star bene", ma sfortunatamente commise un errore ed essi furono costretti ancora una volta a pulire il pavimento. Quella donna aveva bisogno di sentirsi libera; in questa maniera riuscì a togliersi dalla stomaco il peso delle visite dei suoceri e ne fu soddisfatta (si liberò dell'ulcera e fu orgogliosa del suo stomaco: doveva essere uno stomaco veramente forte se aveva potuto cacciar via i suoceri). I suoceri smisero di andarla a trovare per un paio di mesi, poi lei li invitò per trascorrere un pomeriggio insieme. Andarono a trovarla con molta cautela e ogni tanto dicevano: "Forse sarebbe meglio andare". Quando lei li voleva mandare via bastava che assumesse un'espressione sofferente e si massaggiasse un po' lo stomaco; i suoceri se ne andavano immediatamente. Così si trasformò da una persona involontariamente passiva in una che poteva prendere un bicchiere di latte dal frigorifero per poter deliberatamente raggiungere il proprio scopo, senza che ci fosse più bisogno di litigare apertamente. Tutto questo mi fa ricordare quell'ospite che faceva sempre visita all'ora di pranzo, la domenica, nel momento in cui veniva servito il dolce. Fu molto divertente domandargli più volte cortesemente: "Vuoi un po' di dolce?" fino a quando finalmente capì. Liberamente tratto da J. Haley. TERAPIE NON COMUNI. TECNICHE IPNOTICHE E TERAPIA DELLA FAMIGLIA. Casa Editrice Astrolabio
UN SINTOMO PIU' EFFICACE