SUPERARE ANSIA E PAURE GRAZIE ALL'IPNOSI

Paure ed ansie sono fenomeni molto comuni che spesso si presentano in determinati momenti della nostra vita: nella maggior parte dei casi si presentano per favorirci, per evitare una situazione di pericolo o per fronteggiare una situazione particolarmente difficile. In alcuni casi, tuttavia, si possono presentare in assenza di un reale pericolo o di un reale problema. Proprio in questi casi, quando il vantaggio evolutivo di questi meccanismi viene meno, si parla di disturbi d’ansia o attacchi di panico. Il termine “ansia”, così come il termine “paura” sono generici e fanno riferimento a generiche condizioni di agitazione. In relazione alla condizione che genera ansia o paura si parla di specifiche ansie e paure: ad esempio si parla di agorafobia quando ci si riferisce alla paura di affrontare spazi aperti, si parla di claustrofobia quando si ha paura degli spazi chiusi. Per “attacco di panico” si intende un periodo di paura improvviso di durata variabile che si presenta con diversi sintomi fisici (ad esempio tremore, respirazione superficiale, sudore, nausea, vertigini, iperventilazione, tachicardia, sensazione di soffocamento) ed una intensa paura di morire, impazzire o perdere il controllo. Le basi neurali di questi disturbi non sono ancora comprese appieno, tuttavia è stato dimostrato che diverse aree cerebrali, quali corteccia frontale e temporale, insula e corteccia cingolata anteriore sono implicate nell’insorgenza di tali fenomeni.
Nel corso degli ultimi trent’anni differenti ricerche hanno indagato l’efficacia dell’ipnosi nel trattare l’ansia e disturbi quali attacchi di panico, paura di volare ed agorafobia. In una recente review (ovvero un articolo che descrive lo stato dell’arte su uno specifico argomento), è stato mostrato come l’inclusione dell’ipnosi nelle classiche terapie, per esempio cognitivo-comportamentali, aumentasse drasticamente la percentuale di successo nel trattare gli stati d’ansia1. Particolarmente interessante è l’idea di poter utilizzare l’ipnosi per trattare l’ansia che può insorgere in seguito a differenti situazioni chirurgiche ed odontoiatriche (tra cui biopsie, procedure radiologiche, chirurgia orale). In una meta-analisi (uno specifico tipo di analisi che coinvolge diversi studi, unendoli e confrontando i risultati) che ha coinvolto 18 studi su diversi tipi di dolore, disturbi d’ansia e fobie, gli autori hanno dimostrato come, in media, il paziente che riceve un trattamento ipnotico abbia miglioramenti superiori al settanta percento dei pazienti che ricevono un trattamento terapeutico “standard” senza alcun tipo di induzione ipnotica 2.
Per quanto riguarda claustrofobia ed agorafobia, la difficoltà di condurre esperimenti controllati è elevata, soprattutto per la variabilità dei casi singoli: per questo motivo molti dati sono ricavati da studi descrittivi su singoli pazienti. In uno studio che ha coinvolto due pazienti malati di cancro all’inizio di un percorso di radioterapia,  l’ipnosi è stata utilizzata,insieme ad una terapia classica, per trattare la claustrofobia collegata al trattamento radioterapico (in questo trattamento, infatti,i pazienti vengono lasciati in una stanza chiusa ermeticamente e spesso devono essere immobilizzati sul lettino). Questo approccio combinato ha portato entrambi i pazienti a completare, senza richieste di interruzioni, tutte le sessioni di radioterapia 3. L’ipnosi è stata utilizzata efficacemente su di una giovane paziente per trattare gli attacchi di panico collegati con l’agorafobia. Dopo una prima sessione in cui è stata usata una particolare tecnica di rilassamento, la paziente è stata “allenata” ad utilizzare tecniche ipnotiche di desensibilizzazione. L’introduzione del trattamento ipnotico ha permesso alla giovane donna di superare i suoi sintomi agorafobici e gli attacchi di panico. La terapia si è rivelata efficace anche nel lungo termine e non solo nel periodo immediatamente successivo al trattamento 4.
Una frequente fobia riguarda l’idea di trovarsi a bordo di un aereo: anche in questo caso l’ipnosi può rappresentare una metodica valida per aiutare le persone a superare la paura di volare. Un recente studio, l’ipnosi è stata utilizzata in un caso di attacchi di panico collegati all’idea del volo. Dopo un trattamento di dodici sessioni, durante le quali è stato osservato un continuo aumento della soggettiva preparazione al volo, la paziente è stata infine in grado di salire a bordo di un aeroplano5. Risultati simili nel trattamento della paura di volare, sembrano ottenibili anche con forme più brevi di ipnosi 6.
Gli studi sopra riportati confermano l’importanza dell’uso dell’ipnosi per il trattamento di disturbi quali attacchi di panico, agorafobia e paura di volare. Infatti l’ipnosi, da sola o combinata ai trattamenti standard per questi disturbi, porta ad un più significativo miglioramento della sintomatologia. Non si deve trascurare il fatto che questi studi necessitino di maggiori conferme, essendo spesso rappresentati da ricerche su singoli casi.
 

[1] Corydon Hammond D. Hypnosis in the treatment of anxiety- and stress-related disorders. Expert Review of Neurotherapeutics; 10(2), 263–273 (2010).
[2] Kirsch I, Montgomery G, Sapirstein G. Hypnosis as an adjunct to cognitive-behavioral psychotherapy: a meta-analysis. Journal of Consulting and Clincal Psychology; 63(2), 214–220 (1995).
[3] Steggles S. The use of cognitive-behavioral treatment including hypnosis for claustrophobia in cancer patients. American Journal of Clinical Hypnosis; 41:4 (1999).
[4] Harris GM. Hypnotherapy for agoraphobia: a case study. Internetional journal of psychosomatics; 38(1-4):92-4 (1991).
[5] Volpe EG, Nash MR. The Use of Hypnosis for Airplane Phobia With an Obsessive Character. A Case Study. Clinical Case Studies; 11(2): 89-103 (2012).
[6] Mc Intosh I. Brief selective hypnotherapy in the treatment of flying phobia. Vertex; 18(74):268-71 (2007).

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