TRATTAMENTO IPNOTICO DELLA PAURA DI VOLARE
La signora A. era una intelligentissima ed attraente programmatrice di calcolatori, da poco sposata, che richiedeva la terapia a causa di una "fobia dell'aereo". Riferì di essersi trovata in un piccolo incidente aereo, che implicò un atterraggio che l’aveva un po’ sconvolta Lo spavento relativo a quell’esperienza rapidamente si generalizzò a qualsiasi forma di agitazione o di vibrazione dell’aria quando l’aereo si trovava in aria. Non aveva alcuna paura di entrare nell’aereo, neppure quando questo rullava. La sua ‘fobia’ cominciava realmente nel momento in cui l’aereo si sollevava dalla pista. Si sentiva estremamente a disagio fino a quando era in volo, ma stava di nuovo bene appena l’aereo toccava terra.
Era ansiosa di sperimentare l’ipnosi e si dimostrò un soggetto molto responsivo a causa di ciò Erickson sentì che poteva chiedere as A un forte impegno sin dalla sua prima seduta di terapia […].
Una volta che fu in un o stato di trance, le feci prendere un aereo ed attraversare una tempesta con l’immaginazione. Era sgradevole da vedere; lei entrò effettivamente in una specie di convulsione. Era orribile da guardare.
Le ho fatto fare questo viaggio in aereo con una grande agitazione dell’aria, e quindi le ho detto che presto si sarebbe sentita bene e a proprio agio. Quindi avrebbe trovato improvvisamente che tutte le sue paure erano scivolate sulla sedia sulla quale stava seduta. Quindi è stata risvegliata. Immediatamente è scivolata via dalla sedia! Ho chiamato mia moglie e le ho detto di sedersi sulla sedia. Quando stava per farlo la paziente gridò: “No, no, non farlo!”, e impedì fisicamente a mia moglie di sedersi.
Quindi le ho dato una suggestione postipnotica diretta che stava per fare effettivamente un viaggio in aereo per Dallas. Lei mi aveva fatto una promessa assoluta. Quindi le dissi che non sarebbe stato necessario vederla di nuovo dopo che fosse tornata da Dallas. “prenderai un aereo dall’aeroporto di Phoenix. Naturalmente, ti porrai qualche domanda rispetto a ciò. Quando sarai tornata a Phoenix da Dallas avrai scoperto come e bello viaggiare in aereo. Ti piacerà veramente. Al tuo ritorno, quando arrivi all’aeroporto di Phoenix, telefonami e dimmi quanto lo hai gradito”.
Prima di porre fine a quella trance, le ho dato in questo modo altre suggestioni postipnotiche: “hai perduto la tua fobia degli aerei. Di fatto, tutte le tue paure, ansie e orrori stanno sedute su quella sedia su cui tu stai seduta. Dipende da te decidere quanto tempo vuoi stare seduta qui con quelle paure” […].
Lei ha seguito quelle suggestioni postipnotiche, e quando è tornata e mi ha chiamato ha detto con un tono di voce entusiasta: “Era assolutamente fantastico. Il letto di nuvole al di sotto era così bello che avrei voluto una macchina fotografica”. Alcuni mesi più tardi quando lei ebbe occasione di ritornare nella stessa stanza, era divertente vedere come evitava quella sedia e impediva agli altri di sedercisi.
Era ansiosa di sperimentare l’ipnosi e si dimostrò un soggetto molto responsivo a causa di ciò Erickson sentì che poteva chiedere as A un forte impegno sin dalla sua prima seduta di terapia […].
Una volta che fu in un o stato di trance, le feci prendere un aereo ed attraversare una tempesta con l’immaginazione. Era sgradevole da vedere; lei entrò effettivamente in una specie di convulsione. Era orribile da guardare.
Le ho fatto fare questo viaggio in aereo con una grande agitazione dell’aria, e quindi le ho detto che presto si sarebbe sentita bene e a proprio agio. Quindi avrebbe trovato improvvisamente che tutte le sue paure erano scivolate sulla sedia sulla quale stava seduta. Quindi è stata risvegliata. Immediatamente è scivolata via dalla sedia! Ho chiamato mia moglie e le ho detto di sedersi sulla sedia. Quando stava per farlo la paziente gridò: “No, no, non farlo!”, e impedì fisicamente a mia moglie di sedersi.
Quindi le ho dato una suggestione postipnotica diretta che stava per fare effettivamente un viaggio in aereo per Dallas. Lei mi aveva fatto una promessa assoluta. Quindi le dissi che non sarebbe stato necessario vederla di nuovo dopo che fosse tornata da Dallas. “prenderai un aereo dall’aeroporto di Phoenix. Naturalmente, ti porrai qualche domanda rispetto a ciò. Quando sarai tornata a Phoenix da Dallas avrai scoperto come e bello viaggiare in aereo. Ti piacerà veramente. Al tuo ritorno, quando arrivi all’aeroporto di Phoenix, telefonami e dimmi quanto lo hai gradito”.
Prima di porre fine a quella trance, le ho dato in questo modo altre suggestioni postipnotiche: “hai perduto la tua fobia degli aerei. Di fatto, tutte le tue paure, ansie e orrori stanno sedute su quella sedia su cui tu stai seduta. Dipende da te decidere quanto tempo vuoi stare seduta qui con quelle paure” […].
Lei ha seguito quelle suggestioni postipnotiche, e quando è tornata e mi ha chiamato ha detto con un tono di voce entusiasta: “Era assolutamente fantastico. Il letto di nuvole al di sotto era così bello che avrei voluto una macchina fotografica”. Alcuni mesi più tardi quando lei ebbe occasione di ritornare nella stessa stanza, era divertente vedere come evitava quella sedia e impediva agli altri di sedercisi.
Liberamente tratto da Milton H. Erickson & Ernest L. Rossi, Ipnoterapia; pag. 342, Astrolabio.