IPNOSI E DISTURBI SESSUALI
Uno dei miei studenti di medicina sposò una ragazza molto bella ma durante la prima notte di nozze non riuscì ad avere una erezione. Fino a quel momento era sempre stato un uomo di mondo ed aveva avuto rapporti con una quantità di donne. Per due settimane, dopo il matrimonio non riuscì ad avere una erezione. Provò di tutto ma non ci riuscì neppure masturbandosi. Dopo due settimane di questa triste luna di miele, sua moglie consultò un avvocato per chiedere l’annullamento.
Il giovane venne da me con questo problema. Gli dissi di chiamare al telefono alcuni amici che conoscevano la moglie affinché la convincessero a venire da me. Quando la ragazza entrò nel mio studio, chiesi al marito di aspettare fuori. Era profondamente amareggiata e la lasciai raccontare interamente la triste storia; pensava di essere attraente, tuttavia malgrado fosse completamente nuda, suo marito era incapace di fare l’amore con lei. Durante la prima notte di nozze una ragazza può trovarsi in una situazione del genere: si tratta di un importante avvenimento che segna il momento in cui la ragazza si trasforma in una donna e ogni donna vuole essere desiderata e vuole essere la sola e l’unica. Era una situazione sconvolgente, perciò cercai di ridefinirla in questa maniera.
Le chiesi se aveva pensato al complimento che le faceva suo marito. Questa affermazione la rese perplessa poiché sembrava l’esatto contrario di quello che lei aveva detto finora. Le dissi: “Evidentemente suo marito riteneva il suo corpo talmente bello da rimanerne sconvolto, completamente sconvolto. Lei lo ha frainteso e ha pensato che fosse un impotente, ma suo marito era impotente perché si rendeva perfettamente conto di quanta poca capacità avesse di apprezzare pienamente tutta la bellezza del suo corpo. Ora vada nell’altra stanza e pensi a quanto le ho detto”.
Poi feci entrare il marito e lasciai che raccontasse per intero la triste storia della luna di miele, quindi dissi anche a lui le stesse cose facendogli notare quale enorme complimento avesse fatto a sua moglie. Si sentiva molto in colpa per le sue precedenti avventure, ma ora la sua impotenza dimostrava che aveva finalmente trovato la ragazza giusta, la ragazza sconvolgente.
Tornarono insieme a casa, nel loro appartamento, quasi fermando la macchina per strada per avere un rapporto; da quel momento furono soddisfatti e felici.
Liberamente tratto da Milton H. Erickson & Jay Haley, Terapie non Comuni; pag. 142, Astrolabio Editore.
Il giovane venne da me con questo problema. Gli dissi di chiamare al telefono alcuni amici che conoscevano la moglie affinché la convincessero a venire da me. Quando la ragazza entrò nel mio studio, chiesi al marito di aspettare fuori. Era profondamente amareggiata e la lasciai raccontare interamente la triste storia; pensava di essere attraente, tuttavia malgrado fosse completamente nuda, suo marito era incapace di fare l’amore con lei. Durante la prima notte di nozze una ragazza può trovarsi in una situazione del genere: si tratta di un importante avvenimento che segna il momento in cui la ragazza si trasforma in una donna e ogni donna vuole essere desiderata e vuole essere la sola e l’unica. Era una situazione sconvolgente, perciò cercai di ridefinirla in questa maniera.
Le chiesi se aveva pensato al complimento che le faceva suo marito. Questa affermazione la rese perplessa poiché sembrava l’esatto contrario di quello che lei aveva detto finora. Le dissi: “Evidentemente suo marito riteneva il suo corpo talmente bello da rimanerne sconvolto, completamente sconvolto. Lei lo ha frainteso e ha pensato che fosse un impotente, ma suo marito era impotente perché si rendeva perfettamente conto di quanta poca capacità avesse di apprezzare pienamente tutta la bellezza del suo corpo. Ora vada nell’altra stanza e pensi a quanto le ho detto”.
Poi feci entrare il marito e lasciai che raccontasse per intero la triste storia della luna di miele, quindi dissi anche a lui le stesse cose facendogli notare quale enorme complimento avesse fatto a sua moglie. Si sentiva molto in colpa per le sue precedenti avventure, ma ora la sua impotenza dimostrava che aveva finalmente trovato la ragazza giusta, la ragazza sconvolgente.
Tornarono insieme a casa, nel loro appartamento, quasi fermando la macchina per strada per avere un rapporto; da quel momento furono soddisfatti e felici.
Liberamente tratto da Milton H. Erickson & Jay Haley, Terapie non Comuni; pag. 142, Astrolabio Editore.