STORIA DI UNA CAPINERA

Cari

Nicoletta Gava e Giancarlo Di Bartolomeo

Grazie per il Vostro lavoro.
Circa la mia personale opinione rispetto ai Vostri tre corsi, beh, Vi racconto una storia....
 
C’era una volta, tanto tempo fa, in un regno lontano lontano, una capinera che, non avendo il coraggio di volare verso la libertà, viveva prigioniera in una gabbia.
La gabbia giaceva tra le folte e verdi foglie di un robusto ramo.
Un giorno, uno dei tanti in cui la capinera se ne stava timorosa nella sua gabbia, ecco apparire nell’azzurro del cielo una splendida coppia di ibis sacri.
Tali uccelli tropicali la capinera non li aveva mai visti!
Avvenne poi che i due grandi uccelli bianchi si posarono proprio sul ramo della capinera e rivolgendosi a questa dissero: “Buongiorno Capinera! Siamo in volo da molto tempo. Vorremmo riposare quel tanto che basta per riprendere il volo. Possiamo stare, con te, su questo ramo?”
“Certo che potete” disse felice la Capinera, “siate i benvenuti!”
“Ma Capinera, che cosa fai, lì, nella gabbia?
La porticina non è chiusa a chiave. Perché non esci?” Domandarono all’unisono i due Ibis.
“No! Uscire dalla gabbia è impossibile e poi non posso! Io ho paura!
Fuori ci sono gli uccelli rapaci, potrei finire nel loro becco!
Ci sono cani, gatti ed altri animali, potrei finire nelle loro fauci.
Ci sono gli uomini che uccidono per solo diletto, potrei finire impagliata!”
I due ibis annuirono, si guardarono e si dissero che molto potevano fare per la povera capinera.
E fu così che la coppia di bis sacri restò presso la capinera per un paio di giorni e poi, sul calar della sera del terzo giorno, volò via.
Il giorno seguente, di buon’ora, la capinera si avvicinò alla porticina della sua gabbia e, aperta la stessa, senza alcun indugio, spiccò in volo.
Volava. Volare era meraviglioso! Ed ella lo sapeva perché un tempo, molto lontano, aveva volato. Lei era nata libera, non in una gabbia.....e al volo aveva rinunciato.....
E mentre volava vide in lontananza un uccello rapace. Ebbe un sussulto; ma si trattò di un attimo.
Ora, grazie alla coppia di ibis sacri possedeva gli strumenti necessari per affrontare tutto ciò che negli anni l’aveva indotta a rinchiudersi in una gabbia.
Ah, già la gabbia! Pensò la capinera. E mentre volava, si voltò, guardò verso il robusto ramo, ma... non vide altro che foglie, foglie e ancora foglie....

 

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